IL CASTELLO DI MONTAGNANA

Ti piace vincere facile, penserete. E avete ragione. Ogni castello che si rispetti della provincia di Padova racchiude infatti dei misteri, e a ognuno di essi le leggende popolari hanno assegnato quantomeno un fantasma. E allora vediamo di non farcene scappare nemmeno uno. Sotto con quello di Montagnana.

C'era una volta Tommaso da Mantova, teologo e letterato, nonché podestà cittadino per conto dei Carraresi. Quando le truppe deÌÌa Serenissima Repubblica di Venezia giunsero in città, lui si rifiutò di seguire il suo popolo nella dedizione ai nuovi dominatori e decise di restare fedele al suo signore fino alla fine, ma soprattutto di darsela a gambe. Nella fuga Tommaso fu accompagnato da Francesco il Vecchio, chè aveva lasciato il potere. Insieme, i due si diressero verso Este, dove colsero in flagrante la popolazione intenta a festeggiare per la loro partenza. Al motto di «chi non ci ama non ci merita», continuarono la loro fuga. All'alba Tommaso sparì, catturato da alcuni partigiani dei Visconti, ma non per questo Francesco si scompose, proseguendo comunque nel suo, chiamiamolo così, esilio. Tommaso riuscì a sfuggire ai suoi inseguitori e ad asserragliarsi nella Rocca degli Alberi di Montagnana, dove riuscì a resistere qualche giorno, ma infine venne catturato durante una rivolta popolare e fatto a pezzi. A questo sanguinoso evento sono stati ricondotti alcuni misteriosi avvenimenti verificatisi a distanza di secoli in questo castello: luci fatue che vagano tra le stanze deserte, rumori provenienti dal nulla e urla in offesa a Francesco I da Carrara, colui che aveva abbandonato il povero Tommaso. Questi fenomeni si concentrano soprattutto nei mesi della calura e a novembre, molto probabilmente il mese della sua barbara uccisione.

Ma non è finita qui, perché questo è un vero caso di mistero nel mistero, oserei dire, di meta-mistero. Infatti nel 2005 un team di parapsicologi, giunto per conto di un'emittente televisiva, per scoprire l'arcano non fece che infittire la faccenda. La spedizione di ricerca filmò, infatti, la sagoma eterea di una donna che parve mostrarsi intenzionalmente, facendo un fugace saluto prima di sparire con estrema grazia. Non fu quella l'unica occasione in .cui il fantasmino effeminato si palesò: anche il pranoterapeuta

Angelo Caregaro detto Silvano racconta non solo di aver-lo visto, ma persino di aver sperimentato con lui (o lei) un caso di comunicazione telepatica. Già perché forse è proprio di una donna che stiamo parlando: alcune teorie complottistiche sostengono infatti c,he Tommaso sia solo una copertura, ingegnata al fine di na'scondere l'identità del vero fantasma di Montagnana, la Dama Azzurra. Ma chi è quindi questa signora che si aggira nel castello e affanna i sonni dei vicini? Che forse Tommaso negli anni abbia deciso di dare una rivisitatina al suo look?

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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori